Molte religioni praticano il digiuno per gli effetti benefici su corpo e mente, io lo considero come un'occasione per risanare il nostro organismo condividendo il pensiero di Plutarco che diceva "invece di usare medicine, digiuniamo un giorno alla settimana” nell'ottica di una corretta Medicina preventiva.
Non meno importante come effetto è anche quello di renderci consapevoli che il cibo non deve essere usato come un"anestetico universale", cioè come un rimedio per le emozioni negative (rabbia o delusione, per esempio).
Il digiuno ha dei benefici, quali la riduzione dei valori degli indici infiammatori (VES, PCR, IL6, per esempio) ,oltre a ridurre i valori dell'insulina, dell’ IGF1, omocisteina e altri; ma può avere effetti negativi se non fatto sotto controllo medico.
Paracelso, già nel lontano 1493, diceva: "la differenza tra farmaco e veleno sta nella dose", questo per capire che solo l’uso della conoscenza e del buon senso può far si che non si esageri e si ottengano cosi solo effetti negativi.
Il buon senso, proprio lui, quello spesso sconosciuto.
Quindi il digiuno come momento detox, ma non solo dal cibo ma anche come occasione per riequilibrarci: bere più acqua del normale,avvicinarci a pratiche motorie rilassanti (esempio lo yoga, il Qi Gong) , ridurre attività motorie stressogene (si certo perchè l’eccesso fa male, infiamma producendo più radicali liberi), dormire di più e staccarci da quelli stimoli eccitanti (telefono, tablet, ecc).
Tutto questo solo una volta alla settimana.
Ce la possiamo fare.
E proprio perché, come diceva Orazio: "Ieiunus raro stomachus vulgaria temnit", cioè raramente lo stomaco disprezza i cibi semplici, introduciamo come pratica di "cura di noi stessi" una giornata in cui togliamo alcuni cibi e ci nutriamo di cibi sani con l'obiettivo di risanare la nostra flora intestinale e non solo.
Un'occasione per conoscerci e per ripulirci da stimoli troppo sapidi e dolci.
Siete pronti?
Occorrono grassi buoni, gli amici probiotici, prebiotici e l’acqua come fonte indispensabile.